Non al denaro non all'amore né al cielo

Quasi fedelmente basato sull'omonimo album di Fabrizio De Andre' del 1971  - a sua volta  liiberamente tratto dalla antologia Spoon river di e.l. masters

COLUMBIA 2005

DORMONO SULLA COLLINA

Dove se n'e' andato Elmer
che di febbre si lasciò morire
dov'e' Herman bruciato in miniera.

Dove sono Bert e Tom,
il primo ucciso in una rissa
e l'altro che uscì gia' morto di galera.

E cosa ne sara'  di Charley
che cadde mentre lavorava
e dal ponte volò, volò sulla strada.

Dormono, dormono sulla collina
Dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella e Kate
morte entrambe per errore,
una d'aborto, l'altra d'amore.

E Maggie uccisa in un bordello
dalle carezze di un animale
e Edith consumata da uno strano male.

E Lizzie che inseguì la vita
lontano, e dall'Inghilterra
fu riportata in questo palmo di terra

Dormono, dormono sulla collina
Dormono, dormono sulla collina.

Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto.

Dove i figli della guerra
partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male.

Hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle bandiere
legate strette perche' sembrassero intere.

Dormono, dormono sulla collina
Dormono, dormono sulla collina.

Dov'e' Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.

Lui che offrì la faccia al vento,
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore ne' al cielo.

Lui sa' sembra di sentirlo
cianciare ancora delle porcate
mangiate in strada nelle ore sbagliate.

Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?.

UN MATTO

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.

E sa', anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:
per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai d'imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky e malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi matto.

E senza sapere a chi dovessi la vita
in un manicomio io l'ho restituita:
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c'e' luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.

Le mie ossa regalano ancora alla vita:
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita e' rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia
una morte pietosa lo strappò alla pazzia. 

UN GIUDICE

Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente
o la curiosita' di una ragazza irriverente che vi avvicina solo per un suo dubbio impertinente,
vuole scoprire se e' vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i piu' forniti della virtu' meno apparente, fra tutte le virtu' la piu' indecente.

Passano gli anni e i mesi e se li conti anche i minuti e' triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti la mal dicenza insiste batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano e' una carogna di sicuro perche' ha il cuore troppo.. troppo vicino al buco del culo.

Fu nelle notti insonne vegliate al lume del rancore, che preparai
gli esami e diventai procuratore, per imboccar
la strada che dalle banche di una cattedrale portan alla sacrestia, quindi alla cattedra di un tribunale
giudice finalmente...
giudice in terra del
bene e del male!

E allora la mia statura non dispezza' piu' buon umore a chi alla sbarra in piedi mi diceva vostro onore e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio non conoscendo
affatto la statura di Dio!.
 

UN BLASFEMO

Mai piu' mi chinai e nemmeno su un fiore,
piu' non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi l' io.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte
mi cercarono l'anima a forza di botte.

Perche' dissi che Dio imbroglia' il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'e' il male.

Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero d'una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo ferma' con la morte, inventa' le stagioni.

...mi cercarono l'anima a forza di botte...

E se furon due guardie a fermarmi la vita,
e' proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato. 

UN MALATO DI CUORE

Cominciai a sognare anch'io insieme a loro
poi l'anima d'improvviso prese il volo.

Da ragazzo spiare i ragazzi giocare
al ritmo balordo del tuo cuore malato
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato,

e ti tieni la voglia, e rimani a pensare
come diavolo fanno a riprendere fiato.
Da uomo avvertire il tempo sprecato
a farti narrare la vita dagli occhi

e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti,
e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti.

Eppure un sorriso io l'ho regalato
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.

Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore storda' e ora no non ricordo,
se fui troppo sgomento o troppo felice.
E il cuore impazza' e ora no non ricordo
da quale orizzonte sfumasse la luce.

E fra lo spettacolo dolce dell'erba
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.

Ma che la baciai questo sa' lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per Dio, sa' lo ricordo,
e il mio cuore le resta' sulle labbra.

E l'anima d'improvviso prese il volo
ma non mi sento di sognare con loro
no non mi riesce di sognare con loro. 

UN MEDICO

Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.

Un sogno, fu un sogno ma non dura' poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco:
perche' i ciliegi tornassero in fiore,
perche' i ciliegi tornassero in fiore!

E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo
e vennero in tanti e si chiamavano gente
ciliegi malati in ogni stagione.

E i colleghi d'accordo, i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare!

E allora capii fui costretto a capire
che fare il dottore e' soltanto un mestiere
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell'identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.

E il sistema sicuro e' pigliarti per fame
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
percia' chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l'etichetta diceva: elisir di giovinezza.

E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi speda' a sfogliare i tramonti in prigione
inutile al mondo ed alle mie dita
bollato per sempre truffatore imbroglione
dottor professor truffatore imbroglione. 

UN CHIMICO

Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposar gli elementi e farli reagire,
ma gli uomini mai mi riusca' di capire
perche' si combinassero attraverso l'amore
affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso, guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

E' strano andarsene senza soffrire,
senza un volto di donna da dover ricordare.
Ma e' forse diverso il vostro morire
voi che uscite all'amore e che cedete all'aprile.
Cosa c'e' di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.

Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto una legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi ne' chi avrei generato:
son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dira'� che c'e' un modo migliore.

UN OTTICO

Daltonici presbiti, mendicanti di vista
il mercante di luce, il vostro oculista,
ora vuole soltanto clienti speciali
che non sanno che farne di occhi normali.

Non piu' ottico ma spacciatore di lenti
per improvvisare occhi contenti,
perche' le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

Seguite con me questi occhi sognare,
fuggire dall'orbita e non voler ritornare. 

Primo cliente

Vedo che salgo a rubare il sole
per non aver piu' notti,
perche' non cada in reti di tramonti,
l'ho chiuso nei miei occhi,
e chi avra'� freddo
lungo il mio sguardo si dovra'� scaldare.

Secondo cliente

Vedo i fiumi dentro le mie vene,
cercano cercano cercano cercano cercano il loro mare.
Rompono gli argini,
gli argini trovano cieli da fotografare.
Sangue che scorre senza fantasia
porta tumori di malinconia. 

Terzo cliente

Vedo gendarmi pascolare
donne chine sulla rugiada.
Rosse le lingue al polline dei fiori
ma dov'e' l'ape regina?

Forse e' volata ai nidi dell'aurora,
forse e' volata, forse piu' non vola. 

quarto cliente

Vedo gli amici ancora sulla strada,
loro non hanno fretta,
rubano ancora al sonno l'allegria
all'alba un po' di notte:
e poi la luce, luce che trasforma
il mondo in un giocattolo.

Faremo gli occhiali cosi'!
Faremo gli occhiali cosi'! 

IL SUONATORE JONES

In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccita'�,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.

Sentivo la mia terra
vibrare di suoni
era il mio cuor,
e allora perche' coltivarla ancora,
come pensarla migliore.

Liberta'� l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.

Liberta'� l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo
per un compagno ubriaco.

E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.

Fina' con i campi alle ortiche
fina' con un flauto spezzato
e un ridere rauco
e ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.

DA A AD A - Teoria delle catastrofi

Columbia - Sony BMG  2007

Amore Assurdo

Assurdo cosa accadde
quando ti vidi per la prima volta
portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo non lo avevo più:
Amore, come vetro,
lo infranse al primo colpo

Quanto tempo è passato
da quel temporale
un rimedio ti avevo dato
per le corde vocali
e tu mi hai disegnato una libellula
che dice "vola da solo"
l'avrei dovuta prendere in parola
ma io non seguo mai la prima strada

Poi un numero di cellulare
sul quale ancora, sei anni dopo, ti fai chiamare
e da lì mille peripezie
traversate atlantiche, ultracontinentali

Case nelle valigie
e valigie nei corridoi
belle scatole
da conservare
stivare
per ricordare
accumulare
nastri
carte
fotografie
passamanerie

E adesso ho voglia di contatto
di scriverti e parlarti
volgermi a te
ritornar nella tua vita
restituirti quello che mi hai dato
e nonostante il cuore infranto
da lontano..
ho voglia d'esser grato

Ieri sono stato sotto
dove adesso c'è un enorme specchio
e finalmente ho ritrovato
il disco dei black sabbath
se lo guardi girare può ipnotizzare
etichetta a spirale diventa un cono che sale
(sale sale sale)
tridimensionale

Era una notte golosa di musa
una candela devo avere accesa
nell'illusione di rimaterializzare
il nostro disordine speciale
di abbigliamenti
sbagliati,
casuali
odori
eterosessuali
e una vasca da bagno
e noi..immersi nel vino rosso...
brindare...

Assurdo cosa accadde
una volta uscito da quella stanza
trasformazione radicale
di tutto il mio universo
il cuore in pezzi separati
nel petto conservati
come i frammenti degli specchi
su cui rifletto mille volti
che posso scegliere
desiderare
idolatrare
venerare
provar piacere carnale

ma dopo un tale amore
non possono più amare

Da A Ad A

Animali Familiari

Gli animali di questa casa sono di quattro specie,
ce ne sono di molto piccoli ma non si lasciano vedere,
quelli medi tranne me, li han portati via.
di grandi non ce n'è, ma se vuoi li puoi pensare.
E poi quelli fantastici, come la gorgone e l'arpìa
l'ippogriffo, l'idra, 'lunicorno e il basilisco
i musicanti di Brema...
Elephant Man e anche molti altri.
I maschi delle formiche sono utilizzati
con il solo fine della riproduzione
e poi non resta a loro altra occupazione
che il poter morire tenendosi le ali
posson morire con le loro ali.

Tra le api esiste il fuco che non svolge alcun mestiere
e oltre a fecondare l'unica regina e chi non lo può fare
oppure non gli va è scacciato via dall'alveare a svolazzare
e conoscerà la fame e avrà l'umiliazione di non avere più
nemmeno il pungiglione.
L'inseparabile pappagallo che si fa chiamare, Agapornis
è così affettuoso con la sua consorte
che dopo averla scelta non la lascia più
e da quando l'ha trovata, stretta l''ha tenuta
tanto l'ha voluta che ora non la lascia più.

La foca è un migratore e vive suoi ghiacci
si spinge verso sud quando arriva primavera
Monaca si chiama ma non è feroce
sono altre invece che hanno denti molto aguzzi
per procurarsi il cibo, fanno strage di pinguini
Il leone va a cacciare con la sua compagna
il sire spaventa la preda che poi la femmina ucciderà.
Il maschio del gorilla è talmente premuroso
che non può dormire con sua moglie e i figli
per dare protezione alla famiglia tanto amata
la guardia deve fare, per terra deve stare
se vuoi salvare la famiglia adorata per terra dormirà.
Ed io mi porta sempre fuori e dentro un animale
che ti vuole che ti viene a cercare.

Tra 5 Minuti

Tra cinque minuti
Mi richiamerai
Nel frattempo
Scrivo una canzone

Tra cinque minuti
Spero che mi dirai
Che fine abbiamo fatto noi

Ma il futuro proprio non va
Considerato..
Chiudo gli occhi e ci sono io
Che raccolgo me stesso
E assomiglio ai muri
Che trattengono i rumori
Le parole che aspetto adesso
Spero non mi facciano male...
Anche se fossero vere...

Una promessa da mantenere
Un'occasione da onorare

Tra cinque minuti
Silenziosi significati
Tra cinque minuti
La differenza tra il dire e il fare
Chè non si può baciare
Da una distanza continentale..

Ma lo spazio proprio non va
Non va considerato
Chiudo gli occhi e ci sono io
E niente è cambiato

Tra cinque minuti
Che oramai non ho contati
Pazientemente un attimo si attende...
..eternamente..

Cinque minuti...
Cinque minuti....
Cinque, cinque minuti....
Cinque minuti.....
Cinque minuti..
...che non sono mai arrivati....!

Demoni Nella Notte

Una Storia Di Amore E Di Vani

Eco, la ninfa più bella del bosco andava spesso tra gli dei a raccontare storie. Un giorno parlando si sé cominciò:

“Ora voglio cantare
Di una storia d’Amore e di Vanità:
Li assomiglia
Io amo lei
Lei ama solo se stessa.

…E dal pianto la voce
nel bosco svanisce
e si trasforma in un sasso
che muto non tace
il sospiro dovuto a chi, come te
così tanto si piace
ed è un mortale piacere
che ti trasformerà in fiore.

La mia unica forza
Ricordare la voce
d’una storia d’Amore e di Vanità:
la leggenda del non-amore
che si scrive di sera
d’una cosa che sarebbe bella,
ma non è vera,
è che tu, mia Riflessa Creatura
mi guardi negli occhi
per una volta ancora,
per una volta ancora…
prima che giunga Primavera”

La Verità

Sembra l'inferno
mezzogiorno incandescente
smagliante il sole fonde l'autostrada
mentre fuori tutto esplode in un bagliore accecante
dentro di me non vedo chiaro niente
torno da te
ma senza travestimenti
potessi rivelarti il vero volto
dirti ciò che sento
confessarti un tradimento
e illudermi che poi tu farai altrettanto con me
la verità andrebbe detta con parole semplici
la verità è che così come è non va
non mi far domande adesso
goditi il presente
non cercarla
che verità si mostra solamente a chi sa sopportarla
corro batto il baleno più rapido del suono
che in fondo alla via dritta vedo già la vita mia che aspetta
ma più è vicina più è ristretta
sempre più piccina, sconosciuta, aliena
ma è così che mi cattura e mi fa dir " no no non per me ancora non è l'ora"
Menzogna è cosa falsa che credi vera
e affabulando per il mondo te ne vai
racconti storie per sentirti amato ma poi alla memoria che non hai sfugge un dettaglio
dell'imbroglio e voilà
bell'e giocato il risultato e il posto in società
la verità sta nei discorsi degli altri
la verità è la sola sostanza che potrà salvarci
tu non dici niente ma solo guardandoti negli occhi sei distante
la verità non è nei fatti ma nei sentimenti
non la credere assoluta non è pulita e neanche sporca
forse la verità
non appartiene aldiqua

U-blue

La Cosa

Liebestod

Contro Me Stesso

E sono contro me stesso
Ma quale sopravvivenza?
Quale premura e urgenza c'è nell'aumentare la paura
e non avere cura di sè?
Spostando ogni giorno più in là il limite psicofisico di resistenza
Con la sola scusa dell'autocoscienza
Io sono l'unico su cui puoi contare
perchè son contro me stesso
Ma quale intelligenza?
Quale premura e urgenza c'è a non avere stima di sè?
Faccio di tutto per impedire il mio successo stesso
perchè son contro me stesso.
Perchè ogni vincitore per natura deve dominare
e per forza comandare
e non può nessuno subire
e io mai ti potrei ferire,
a meno che tu non mi voglia amare
Io non mi curo non intendo ringiovanire
Non ho nulla da preservare o centellinare
Non ho giorni da dimenticare
Fotografie nascoste o ambizioni di perfezione
Io non simulo il mio progresso
perchè son contro me stesso
Io son contro me stesso
No, non simulo il mio progresso
perchè son contro me stesso
Non ho giorni da dimenticare
Fotografie nascoste o ambizioni di perfezione
Io non simulo il mio progresso
Perchè son contro me stesso
Io son contro me stesso